Torna a colpire il ”corvo” che per oltre un anno e mezzo ha indirizzato al giallista Veit Heinichen lettere anonime infarcite di accuse infamanti. Ma si insinua il dubbio che questa volta si tratti di un'altra persona. L'autore della nuova lettera scrive: "Ma io sono un altro". E domanda di riaprire le indagini su Arnaldo Franceschino, l’ispettore di polizia trovato morto sul Carso il 13 ottobre del 2000